Disturbi Neurocognitivi

I Disturbi Neurocognitivi (DN), tra cui possiamo annoverare la malattia di Alzheimer, sono patologie molto diffuse: in Italia ne sono affetti 1 milione di persone e in Francia ne sono diagnosticate circa 100.000 l’anno.

Disturbi Neurocognitivi: diagnosi di demenza

Nonostante ciò prima che questi disturbi venissero inseriti all’interno del DSM 5, i pazienti ricevevano una diagnosi di demenza venendo cioè descritte come persone prive di mente, folli, insensati, irragionevoli.

Tale diagnosi derivava da una conoscenza scarsa e distorta di tali disturbi anche da parte del personale sanitario, che ha portato a ripercussioni negative non solo sul malato che viene pian pieno emarginato dal contesto sociale ma anche sui familiari che si sentono non compresi e non ascoltati, come evidenziato da uno studio condotto dal Rapporto Mondiale Alzheimer nel 2019.

È stato pubblicato a tal proposito un sondaggio in cui sono sempre più evidenti le convinzioni che con tali patologie non ci sia nulla da fare e che l’unica soluzione possibile sia quella di mettere da parte le persone affette da questi disturbi.

Scarsa conoscenza dei Disturbi Neurocognitivi

La scarsa conoscenza dei disturbi neurocognitivi determina non solo delle gravi discriminazioni dei malati e delle loro famiglie ma anche una stigmatizzazione (processo per il quale una persona viene valutata per le sue caratteristiche devianti) e stereotipizzazione del malato.

Questi due processi provocano un senso di vergogna nei familiari del malato inducendoli ad una chiusura e alla difficoltà di chiedere aiuto, non riuscendo a fornire un giusto supporto al malato dal punto di vista psicologico.

La conseguenza naturale di ciò è che il malato stesso si trova a vivere in un mondo che non ha più alcun significato, in cui la sua stessa identità perde i ricordi di un ricco passato a cui l’individuo cerca di ridare un senso tramite un linguaggio ormai privo di senso e di coerenza.

Vedere il malato come una persona

Ciò che è necessario e di vitale importanza a questo punto è di fondamentale superare le stigmatizzazioni e ritornare a vedere il malato come una persona, una persona al cui interno vivono e si sviluppano emozioni, bisogni, desideri e che vuole ancora dare un significato alla sua vita.

Supporto al malato tramite psicoterapia

Per un supporto psicoterapico, contatta il Centro Medico Carugate in Via Bertarini, 22, 20061 Carugate MI. Telefono: 340 322 5040

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