aborto e sofferenza emotiva

L’aborto è una delle possibili complicazioni della gravidanza, evento altamente traumatico e che comporta problematiche fisiche ed economiche per l’operazione, ma anche alti costi sociali e psicologici dovuto alla comune accezione negativa dell’aborto.

Le difficoltà psicologiche più diffuse dopo l’aborto terapeutico sono ansia, depressione, senso di colpa e rimpianto: l’attivazione di strategie di coping funzionali è essenziale per superare queste difficoltà. Akdag Topal e Terzioglu (2018) si propongono di indagare i livelli di ansia e depressione nelle donne sottoposte ad aborto terapeutico e di determinare l’importanza del supporto sociale per ridurre la sofferenza emotiva. 60 donne sono state suddivise in tre fasce d’età (<25, 25-35,35+) e hanno risposto alle domande del The Hospital Anxiety and Depression Scale per il rischio di sviluppare ansia e depressione ed il Multidimensionale Scale of Perceived Social Support per valutare l’adeguatezza del supporto sociale della famiglia, degli amici e degli altri significativi. Il 61.7% di donne mostra alti livelli di ansia, l’85% di depressione (livelli più alti di quelli ritrovati in letteratura), senza differenze d’età. Il supporto della famiglia e degli amici è in grado di ridurre significativamente ansia e depressione, in particolare, il supporto del partner è in grado di abbassare i livelli di ansia, ma non di depressione della donna.

L’aborto è quindi un evento molto delicato ed è importante conoscere gli effetti psicologici negativi che può avere, così da attivare interventi di supporto per elaborare la perdita.

Il personale sanitario è fondamentale, poiché aiuta nella fase di presa di decisione e deve fornire tutte le informazioni sulle procedure, i tassi di rischio dell’operazione, il dolore e i tempi di ripresa; ma è importante sensibilizzare anche le persone care alla donna per mostrare il loro sostegno, in quanto tale supporto, oltre a diminuire i vissuti ansiosi e depressivi, aiuta a diminuire anche i sintomi fisici quali dolori, crampi e vertigini. Bisogna mostrare vicinanza emotiva e monitorare lo stato di salute mentale, così da migliorare il benessere psico-fisico di queste donne.

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